Polaroid del disagio: tra mercati improvvisati e amazzoni al merito della Repubblica

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Lo stato d’emergenza causa SARS-CoV-2 è stato prolungato dal governo Conte fino al 15 ottobre. Siccome noi siamo d’accordo, ce ne siamo già fatti una ragione. Ma, ovviamente, in Italia, non è così per tutti.

Non basta essere presi ad esempio in tutto il mondo per come questo… immondo governo ha gestito la pandemia tra i patrii confini, no. Chiunque, compresi Paperino, Topolino, Minnie, Minniti, le Ninja Turtles,  felpa pig e la caciottara avrebbero fatto di meglio…

Quindi, mentre il Parlamento diventa una ribalta, non solo mediatica, per urlatrici e urlatori (ci chiediamo se la destra faccia dei corsi o ci nascano, con questa fantastica skill), come se Camera e Senato fossero equipollenti alle aree mercatali, a Biella i giornali ricevono lettere e contributi da lettrici e lettori a dir poco esilaranti…

I sindacati dei commessi delle due Camere hanno già fatto sapere che chiederanno al premier il supporto della Polizia annonaria per sedare eventuali tafferugli, ché – si sa! – parva saepe scintilla magnum excitat incendium…

Sul bisettimanale in edicola oggi a Biella, invece, nella rubrica “Lettere&Opinioni”, campeggia in taglio alto un formidabile contributo a firma di una “Mamma, nonna, insegnante (presumibilmente ex), Cavaliere (meno male che non ha messo l’asterisco al posto dell’ultima vocale…) al merito della Repubblica Italiana”.

Attenzione.

Tutti sull’attenti! Poche balle, qui non si scherza mica.

L’incipit è già tutto un programma: “Non sono d’accordo con quasi nulla di quello che fa e soprattutto dice (due virgole in più, da un’insegnante, ce saremmo aspettate, ma tant’è…) il Presidente Conte”.

E già a questo punto la voglia di riporre il giornale fa prudere le mani… ma resistiamo. La tentazione di arrivare in fondo al Cavaliere/Amazzone-pensiero è più forte.

“Ma sul prolungamento dell’emergenza ha non una (altre due virgole, no? Troppa fatica?) ma centomila ragioni, e me ne infischio altamente se lo fa anche per acquistare potere”.

Poi, dopo la stoccata al governo e alla maggioranza, soprattutto PD, che lo sostiene sulle navi ospedale per i migranti (ci sembrava che mancasse qualcosa…), la prof lamenta nell’ordine: 1) i pochi tamponi fatti (con tanto di “disumane cose” che ha dovuto fare un suo giovane amico proveniente dall’estero per fare il tampone privatamente) 2) obbligo di mascherine anche all’aperto “portate come si deve e non sotto il naso o sotto il mento… Altrimenti non ne usciremo neppure se arriveranno vaccino e cure”.

Ok, gente, prima i tamponi, poi tutti su Marte!!! 

DISAGIO NE ABBIAMO???

Ossequi all’Amazzone, anzi alla Cassandra de noantri.

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