Erano all’incirca le 15 di giovedì 4 aprile scorso, quando un giovane magrebino si avvicina a Chiara B. in via Palazzo di Giustizia angolo via Costantino Crosa, e le chiede una sigaretta. Al suo rifiuto, il giovane uomo comincia ad aggredirla verbalmente e ad offenderla.
A quel punto interviene un amico della donna, prendedo le sue difese, ma per tutta risposta riceve una bottigliata in pieno volto e inizia a sanguinare copiosamente. Per puro caso, assiste alla scena un collega giornalista che immediatamente chiama i carabineri e il 118.
In un amen l’aggressore si dilegua e iniziano le ricerche degli inquirenti per individuare il responsabile di un gesto tanto violento quanto assurdo.
Sono state fondamentali le dettagliate descrizioni fornite ai militari dell’Arma dalla donna che aveva già visto l’aggressore e sapeva che poteva abitare a Occhieppo Inferiore.
Convocata al Comando provinciale dei carabinieri, Chiara B. ha riconosciuto dopo l’individuazione fotografica il giovane uomo che ha ferito il suo amico: si tratta di Y.E., classe ’98, già noto alle forze dell’ordine in quanto gravato da precedenti specifici: reati contro la parsona, appunto.
Il giovane marocchino è stato quindi denunciato per lesioni personali gravi con l’aggravante dei futili motivi e dell’uso di arma impropria. Inoltre è stato deferito in stato di libertà anche per porto di oggetti atti ad offendere.
Nel frattemo, l’uomo rimasto ferito (la prima prognosi era di 15 giorni), in data 8 aprile, aveva già formalizzato la propria denuncia presso lo stesso Comando provinciale di via Fratelli Rosselli.
