Biella. Stroscio (Articolo UNO-Mdp) scrive a Cavicchioli e al Pd cittadino

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta di Andrea Stroscio, coordinatore regionale Articolo UNO – Mdp, indirizzata al sindaco di Biella, Marco Cavicchiol, e al segretario del PD cittadino.

Mancano ormai pochi mesi al voto, eppure ancora non si vede quella grande discussione pubblica sul futuro della città e della provincia che il 6 ottobre scorso al nostro convegno “Fondamenta Biella” al Museo del Territorio avevamo chiesto di fare partire insieme.
Se non vogliamo consegnare la Città medaglia d’oro della Resistenza a queste destre non si può più aspettare. La Città non ha più tempo di aspettare la fine di una discussione tutta interna al Pd e incomprensibile all’esterno. Noi, perlomeno, non siamo più disponibili ad aspettare. Perciò, alla ricerca di un nucleo di proposte programmatiche largamente condiviso da tutte le forze politiche, sociali e culturali che si riconoscono nei valori di democrazia e progresso, la discussione pubblica proviamo ad aprirla noi.
Ecco allora alcune prime idee-guida intorno alle quali proponiamo di costruire il progetto per il futuro della nostra città:

  1. Proponiamo una nuova stagione di sviluppo e riqualificazione dei servizi, a partire da quelli sociali, educativi e culturali, rimettendo al centro delle politiche pubbliche e della responsabilità sociale delle imprese il lavoro stabile e dignitoso. Occorre innanzitutto difendere il lavoro, rispettarlo, qualificarlo e coinvolgere lavoratori e lavoratrici e le loro rappresentanze. Dovrebbe valere per tutti e ovunque. Ci battiamo per questo. Di sicuro deve valere sempre in Comune e nelle altre amministrazioni pubbliche del territorio, così come per chi lavora in tutti gli altri enti e imprese che collaborano con il Comune. Su questo serve una parola chiara e un rinnovato impegno per il futuro.

  1. Proponiamo di restituire centralità all’intervento pubblico come motore capace di accelerare e orientare in senso progressivo e sostenibile, sotto il profilo sia sociale che ambientale, lo sviluppo del territorio. La Città di Biella, insieme alla Provincia, alla Regione e alle parti sociali, deve essere un centro propulsivo di iniziative per lo sviluppo di tutto il Biellese, di ricerca e innovazione, di erogazione di servizi di qualità.

  1. Proponiamo di dare alla città più verde pubblico per migliorare la qualità della vita. Occorre rilanciare la proposta del Parco del Cervo, lungo tutta l’asta fluviale del Cervo, e farne l’asse strategico entro il quale ripensare tutta la zona est della città e i comparti urbanistici ex Rivetti ed ex Ospedale in particolare. Le ex Pettinature Rivetti, ad esempio, sono un edificio di grande valore architettonico che ha rappresentato molto, seppure oggi in evidente stato di abbandono. I privati vanno pressati con ogni strumento disponibile per riportare a nuova vita quell’area della città. Ma al contempo occorre evitare di smarrire il valore architettonico dell’edificio e dare senso al suo riuso.

  1. Proponiamo una nuova politica urbanistica. Una città meno popolosa deve puntare sulla qualità. Al consumo di suolo va sostituito il recupero degli edifici meritevoli e la riconquista al verde di ciò che non serve più. Lo si può fare guardando alle migliori esperienze di decostruzione e riqualificazione urbana.

  1. Vogliamo una città sana, solidale e accogliente. I cittadini e gli operatori della sanità meritano di più dello spettacolo indecente di questi giorni intorno all’Ospedale. Anche per questo proponiamo che il Comune eserciti fino in fondo le sue responsabilità nel campo della programmazione sanitaria, soprattutto per quanto attiene la sanità territoriale, l’integrazione socio-sanitaria, le cronicità, le dipendenze e gli stili di vita sani. Ma, anche al di là dei suoi poteri, ci aspettiamo che il Sindaco svolga attivamente, di fronte a quel che accade, quel ruolo politico e morale a presidio dell’interesse collettivo che la comunità gli riconosce.

  1. Vogliamo una città aperta. Proponiamo che il Comune promuova tra i cittadini – e favorisca concretamente – una mobilità più sostenibile, a misura di pedone e ciclista, e si impegni attivamente per migliorare le comunicazioni verso l’esterno, a partire dalle ferrovie.

  1. Proponiamo di insistere sulla raccolta differenziata dei rifiuti, ma al contempo di rivedere, ad esempio mediante l’introduzione di “cassonetti a calotta”, un sistema altrimenti iniquo, che sfavorisce pesantemente le famiglie che, pur differenziando correttamente, risiedono nei condomini medi e grandi e le famiglie numerose.

    Sappiamo di non bastare a garantire in questo momento un’alternativa alle destre. Ma anche il PD da solo non basta. Serve una coalizione progressista e democratica, unita su un programma convincente e un candidato sindaco che lavori a unirla e sappia parlare alla città.
    Se non ora, quando?

    Un caro saluto e a presto!

    Andrea Stroscio – Coordinatore regionale Articolo UNO – Mdp

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