Conferenza delle Democratiche e PD Biellese puntano il dito contro il clima di violenza e odio nei confronti delle donne

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dalle Conferenza delle Democratiche Biellesi e dalla Segreteria provinciale del PD in merito al clima di violenza che certa destra (ma anche le esternazioni di Beppe Grillo) sta creando ad arte contro l’autodeterminazione delle donne, contro l’aborto, contro l’approvazione del DDL Zan. Un clima che, in generale, non aiuta l’affermazione delle libertà e dei diritti, proprio in vista del 25 aprile, Festa della Liberazione.

La Conferenza delle Democratiche Biellesi esprime la propria contrarietà per l’attacco all’autodeterminazione delle donne fatto dalla Giunta Cirio con la proposta di emanare un bando per facilitare la presenza nei consultori delle associazioni pro- vita azione che, se attuata, potrà avere gravi conseguenze sui diritti faticosamente acquisiti e contribuire ad alimentare nel paese un clima di intolleranza nei confronti del genere femminile.

A Torino i muri dell’ospedale Valdese sono stati imbrattati con attacchi pesanti verso le donne e la legge 194. Tali affissioni succedono di pochi giorni le manifestazioni che nelle piazze piemontesi sono state organizzate per difendere a gran voce l’applicazione della legge oltre che il potenziamento anche economico dei consultori in nome della loro laicità.

Nel nostro paese chi mette in discussione il diritto delle donne di scegliere l’interruzione volontaria di gravidanza – nei casi previsti dalla legge – ritiene che non sia un diritto da tutelare ma un modo per intaccare natalità, famiglia e società. Noi riteniamo invece che solo investendo in politiche del lavoro, nei servizi, nelle politiche della famiglia, possiamo immaginare nuovi futuri e possibilità per le generazioni.
Stiamo vivendo un imbarbarimento delle istituzioni che attacca i più elementari diritti delle donne.

Se da una parte assistiamo alle farneticazioni maschiliste di Beppe Grillo che, per difendere il figlio da accuse di stupro, finge di confondere vittima e carnefice e di non conoscere le più elementari leggi dello Stato, dall’altra diritti ormai acquisiti che tutelano in primis la salute delle donne sono ancora miseramente condannati.

Questo clima di intolleranza, anche violento, è più insidioso in questa fase di crisi economica, sociale e sanitaria e ci deve vedere uniti ed impegnati nella difesa dei diritti e delle persone.

L’avvicinarsi delle celebrazioni del 25 Aprile ricordano a tutti e tutte noi cosa hanno significato per il nostro Paese la privazione della libertà e dei diritti e quanta sofferenza sia stata provocata in nome di principi che ci impegniamo a condannare e vigilare affinché non si ripetano.

Carlotta Grisorio – Referente Conferenza delle Democratiche
Rita de Lima segretaria PD Provinciale

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