DDLR “Allontanamento zero”. Parte davvero un confronto serio e proficuo o si fa solo melina?

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Ci ha ripensato davvero o fa solo finta, come per dare il contentino a chi, con tanta protervia, l’ha ricoperta con una spessa coltre di critiche e contestazioni? Per sopire (almeno pro tempore, verrebbe da pensare…) i tanti e trasversali malumori suscitati dal suo DDLR “Allontanamento zero”, l’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino, a parole, aveva dato segnali di apertura, addirittura promesso un tavolo di confronto tra le parti interessate, e scontente per lo più.

Nei giorni scorsi, in effetti, l’assessore biellese ha inviato una serie di e-mail per richiedere osservazioni e suggerimenti scritti ai destinatari delle missive telematiche, confermando almeno in questo senso di voler tenere fede a quanto apparso sui media locali e regionali.

Non è tanto il contenuto della lettera di “convocazione” quanto un “vizio di forma” legato all’impossibilità di ricevere un numero di protocollo per le eventuali risposte alla mail dell’assessore ad aver indispettito le Donne Democratiche Biellesi, che nella giornata di ieri, venerdì 28 febbraio, hanno diffuso un comunicato stampa per sottolineare alcune perplessità.

“Leggiamo la richiesta arrivata dall’Assessora Caucino in queste ore – scrive Carlotta Grisorio, referente per la Conferenza delle Donne Democratiche Biellesi -. Ci auguriamo che sia sua intenzione aprire un tavolo di confronto reale e che non si limiti a ricevere solamente relazioni ed osservazioni scritte così come sembra annunciare. Comunicazioni che si chiede vengano inviate su un indirizzo istituzionale non di posta certificata, su cui non vi è certezza che vengano protocollate. I tavoli di confronto sono altra cosa, richiedono incontro, scambio di vedute, dialogo, altrimenti è lecito pensare che vi sia solo l’intenzione di silenziare il dissenso”.

In sostanza, ci pare di leggere tra le righe – ma possiamo sbagliarci – che la preoccupazione delle Democratiche Biellesi sia legata alla sensazione che l’assessore Caucino voglia fare solo un po’ di melina, tirare in lungo la questione (ad esempio fino all’estate, quando i livelli d’attenzione dell’opinione pubblica calano con l’aumentare delle partenze per i luoghi di villeggiatura) per poi portare in discussione a Palazzo Lascaris il DDLR, senza sostanziali emendamenti, e fare in modo che venga approvato dal Consiglio regionale a colpi di maggioranza.

L’auspicio, al contrario, è che da un serio e proficuo confronto si possa addivenire alla promulgazione di una Legge Regionale che recepisca le criticità emerse e sottolineate da più parti per tutelare pienamente gli interessi e i diritti dei minori, delle famiglie d’origine e di quelle affidatarie, ricordando che l’affidamento è una misura temporanea.

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