Domani Consiglio comunale ad altissima tensione. Europa Verde e PD chiedono dimissioni, batte un colpo anche “Biella al Centro”

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Ormai a Biella non si parla d’altro, tra dichiarazioni, comunicati stampa e veleni incrociati che si rincorrono. Il centrodestra biellese è alla deriva. La giunta Corradino non ha partecipato al PNRR, e la bomba è esplosa. A farne le spese, al momento, sembra sia il solo l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Davide Eugenio Zappalà. In un primo momento, pareva che il suo partito, Fratelli d’Italia, lo avesse “ritirato” dalla giunta, come a dire, vieni via dal quel nido di serpi buone solo a fare scaricabarile, poi è arrivata alle redazioni locali una nota del Comune di Biella contenete una dichiarazione del primo cittadino, che si dice rammaricato dalle “dimissioni presentate dall’assessore ai Lavori Pubblici Davide Zappalà, a cui il sottoscritto non ha mai chiesto di fare un passo indietro”.

Intanto, domani, martedì 27 luglio, va in scena un Consiglio comunale che, evidentemente (e ci mancherebbe), si preannuncia rovente, ad altissima tensione. Già nella giornata di ieri, Alessandro Pizzi, a nome di Europa Verde Biella, ha promosso via social un sit-in di protesta davanti al Sociale per chiedere le dimissioni di Zappalà, definito sarcasticamente “assessore ai lavori pubblici (alias ZERO MILIONI) con delega allo spreco e all’inutilità pubblica”. Nonostante le dimissioni sono effettivamente arrivate, il ritrovo è confermato per le ore 15.

Non è ancora ufficiale, ma secondo i ben informati anche il Partito Democratico Biellese starebbe organizzando un presidio, con tanto di conferenza stampa “volante”, davanti sotto i portici del “Villani”, sede dell’Assemblea cittadina dall’avvento del Covid. I dem chiederebbero le dimissioni in blocco, di sindaco e intera giunta, ritenuta corresponsabile del nocumento arrecato all’intera cittadinanza.

Poco fa è arrivata ai media biellesi anche una nota di “Biella al Centro”, stranamente non proprio sul pezzo in questa circostanza. Sembrava strano, in effetti, tutto questo silenzio da parte dell’ex sindaco di Biella Dino Gentile e dai suoi consiglieri comunali, parte della minoranza consiliare esattamente come PD e M5S, che già da sabato si erano fatti sentire a gran voce.

“La sciagurata vicenda della mancata presentazione di progetti al bando nazionale per la rigenerazione urbana – si legge nel comunicato stampa a firma Dino Gentile, Antonio Ramella Gal e Luigi Apicella -, con la perdita di decine di milioni di euro che sarebbero potute confluire nelle magre casse del Comune di Biella, rivela ancora una volta, in modo più che evidente, la totale inadeguatezza e incompetenza del sindaco Claudio Corradino alla guida di una Giunta in stato confusionale. Il mancato raggiungimento di un obiettivo così strategico per la città (si pensi all’urgente bisogno di interventi sul vecchio ospedale, sugli edifici storico-industriali di via Carso e su tanti altri contesti urbani) ci induce ad esprimere totale disapprovazione nell’operato di un governo cittadino penosamente imbarazzante”.

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