Oropa. Una Quaresima con vista sulla V Centenaria Incoronazione: incontri, testimonianze, musiche e canti

0

Per il periodo di Quaresima, il Santuario di Oropa propone un programma ricco di incontri e di testimonianze in preparazione della Santa Pasqua. Rose Busingye, Daniele Mencarelli, Carolina Porcaro, Jesus Carrascosa, lone E. Marculeta e Franco Nembrini ci condurranno in questo percorso di rinascita attraverso la carità, la ribellione, la fede, il perdono e l’educazione.

Racconti di vita vissuta ma non solo: sarà soprattutto la condivisione di esperienze a portare un messaggio di speranza in questo momento in cui regnano ancora fragilità e incertezza.

«Lo scorso anno la Quaresima era stata segnata dal dilagare della pandemia e dal primo lockdown, che ha imposto a tutti noi di fermarci e di riflettere sul senso della nostra esistenza – spiega don Michele Berchi, rettore del Santuario -. A distanza di un anno, con l’emergenza sanitaria ancora in corso, vogliamo ripartire dall’esortazione di Gesù a San Tommaso: “Stendi la tua mano, e mettila nel mio costato e non essere più incredulo ma credente».

«In questo momento più che mai abbiamo bisogno di poter toccare qualcosa e qualcuno che ci permetta di sperare. L’invito di Gesù a Tommaso contiene tutto il paradosso cristiano: toccare con le sue mani incredule la Sua Resurrezione, la Sua vittoria, senza censurare tutta la violenza, il dolore, la morte che quella ferita al Suo costato rappresenta. Anche noi abbiamo bisogno di toccare “ferite resuscitate”, esperienze di uomini e donne che ridestino la nostra speranza.»

Primo appuntamento: giovedì 25 febbraio, ore 21 – interviene Rose Busingye
“Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”
Ad aprire il programma di incontri che ci guideranno verso la Santa Pasqua sarà Rose Busingye, che porterà la sua testimonianza giovedì 25 febbraio alle 21. L’incontro, dal titolo “Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” si potrà seguire in diretta streaming sul canale YouTube “Suonatelecampane”.

Rose Busingye, infermiera professionale specializzata in malattie infettive, dagli anni Novanta vive e lavora in Uganda, dove si è dedicata alla cura di donne affette dall’AIDS aiutandole a guardare oltre la malattia, oltre la violenza subita ogni giorno e oltre la povertà. Grazie alla sua attività Rose ha ridonato la speranza a chi l’aveva perduta per sempre: ha fondato il Meeting Point Kampala Association, di cui è stata eletta presidente, creando non solo un luogo di cura per i malati, ma un punto di aggregazione e di riferimento anche per i rifugiati e per i bambini orfani. Nota in tutto il mondo per la sua attività, ha dato vita a una scuola di comunità con l’obiettivo di donare una nuova speranza ai giovani attraverso un percorso educativo che permettesse loro di scoprire le proprie potenzialità e i propri talenti.

La testimonianza di Rose è un messaggio di fede e di condivisione, la voce di una vita vissuta nella carità, a cui ci apriamo in questo periodo di Quaresima: «Sembrava che corressi dietro a Gesù come per afferrare qualcosa a cui non sarei arrivata mai. Anche Cristo sembrava una cosa da rincorrere alla fine della giornata. Ero stanca e in crisi. Invece nell’appartenenza a Lui ho scoperto me stessa, chi sono io e qual è il senso di tutto quello che faccio. Sono andata in crisi perché pensavo che tutto dipendesse da me. Ora, invece, ho una conoscenza nuova di me e della realtà. I poveri, i malati, i bambini… ciò che gli do non è un tappo al loro desiderio, ma è per introdurli a un desiderio più grande, a una consapevolezza nuova. Le medicine, il cibo, eccetera sono lo strumento per dirgli: “Tu sei più grande di questo, sei più grande di quanto puoi immaginare e tu stesso sei responsabile. (…) Tutti gli aiuti che gli offro sono per introdurli a Qualcosa di più grande di me, che non possiedo io, ma che possiamo riconoscere insieme”», spiega Rose in un’intervista (https://www.pellegrinaggio.org/pellegrinaggio/messaggi-e-testimonianze/978-testimonianza-di-rose-busingye-uganda)

Secondo appuntamento: giovedì 4 marzo, ore 21 – interviene Daniele Mencarelli
“Tu ti spetti un rimprovero e Lui ti prepara una cena” (S. Ambrogio)
Gli incontri proseguiranno giovedì 4 marzo con Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega giovani 2020 con il romanzo autobiografico “Tutto chiede salvezza”, edito da Mondadori. L’incontro, dal titolo “Tu ti spetti un rimprovero e Lui ti prepara una cena” (S. Ambrogio) è il racconto della ricerca di Cristo, della salvezza che passa attraverso la ribellione e l’incontro con l’altro.

Appena ventenne, l’autore è stato sottoposto a un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) in seguito a una violenta esplosione di rabbia per abuso di droga e alcol. In quella settimana di convivenza forzata con i compagni di stanza del reparto di psichiatria, Daniele scopre la tenerezza che nasce dall’irrequietudine, la saggezza che sboccia nella follia, l’amore che nasce dalla sofferenza. Trovatosi insieme a quegli uomini “ai margini del mondo”, Daniele sperimenta una disperata e rabbiosa ricerca di salvezza: «La salvezza non te la costruisci da solo. Quegli uomini mi hanno dato questa certezza: negli altri c’è una possibilità».

La testimonianza di Daniele è il racconto del percorso della conoscenza di Cristo che avviene dentro la relazione con gli altri. Tra medici indifferenti, infermieri spaventati e il caldo insopportabile, nasce giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco che si trasforma in un incontro rivelatore: «Ogni incontro rivela sempre qualcosa. Loro in quello stanzone afoso mi hanno rivelato questo: esiste una possibilità nel mondo di incontrare altri uomini che non ti impongono una recita, ma che ti prendono e ti piantano dentro la tua natura e vogliono da te parole contigue al tuo soffrire, vivere, amare», spiega Mencarelli in un’intervista (https://it.clonline.org/news/cultura/2020/07/29/intervista-daniele-mencarelli-strega)

Gli incontri si terranno online, con la possibilità di fare domande in diretta, sul canale YouTube Suonatelecampane e si potranno visualizzare anche sul sito del Santuario https://www.santuariodioropa.it/funzioni-in-diretta/ e sulla pagina Facebook @santuariodioropa.

“Suonatelecampane” è un’iniziativa nata spontaneamente per aiutare, attraverso la condivisione di esperienze, a superare il dolore di questi mesi, con il desiderio di portare un po’ di bellezza e di speranza nelle vite di ognuno.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Giovedì 11 marzo, ore 21 – interviene Carolina Porcaro
E Gesù posò lo sguardo su di loro e disse: “È impossibile agli uomini, ma non è impossibile a Dio”

Giovedì 18 marzo, ore 21 – intervengono Jesus Carrascosa e lone E. Marculeta
“Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore”

Venerdì 26 marzo, ore 21 – interviene Franco Nembrini
“Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero le sue parole (Lc 2.49-50.)

LITURGIE:

VIA CRUCIS MEDITATA, alle ore 18.15 in Basilica Antica

Venerdì 19 febbraio (meditazione S. Alfonso Maria de’ Liguori)
Venerdì 26 febbraio (meditazione Paul Claudel)
Venerdì 5 marzo (meditazione S. Giovanni Paolo II)
Venerdì 12 marzo (meditazione Servo di Dio Mons. Luigi Giussani)
Venerdì 19 marzo (meditazione Mons. Renato Corti)
Venerdì 26 marzo (meditazione Papa Em. Benedetto XVI)

LITURGIE PENITENZIALI

Tutte le domeniche di Quaresima alle ore 15.15 in Basilica Antica

SETTIMANA SANTA

Giovedì Santo 1 aprile
ore 18.15 – S. Messa in “Coena Domini”
Venerdì Santo 2 aprile
ore 15 – Via Crucis
ore 18.15 – Funzione della passione di Nostro Signore
Sabato Santo, 3 aprile
ore 10.30 – Ufficio delle Letture
ore 21 – Veglia Pasquale.

c.s.

Condividi:

Commenti chiusi