Social biellesi. Odiatori seriali da “zero tituli” con un bersaglio fisso: Lucia Azzolina

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La domanda sorge spontanea. Ma perché in questo dannato Paese sono sempre quelli da “zero tituli” a contestare e dileggiare chi i titoli li ha? Può andar bene quando si è al bar a bere un bianco con gli amici, ma quando si parla a vanvera di cose serie, come il curriculum di un ministro della Repubblica, sarebbe il caso di fare un minimo di attenzione. Visto che di tacere, per taluni, non se ne parla. Ché siamo in democrazia e la libertà di espressione del pensiero è un diritto tutelato persino dalla Costituzione.

A Biella, poi, il disco è veramente rotto. Gli odiatori seriali del web, più che prendersela con Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione ai tempi della pandemia, non sanno fare. E dire che panni sporchi da lavare, in casa, ne avrebbero a bizzeffe. Per lo meno da stirare… MONTAGNE.

E invece no, meglio prendersela con l’Azzolina, che è donna, terrona (anche se va in giro dicendo di essere biellese, ma che sia stata eletta e sia diventata onorevole grazie ai voti del Biellese è un dato di fatto, oggettivo), del M5S e pure ministro grazie ad una serie di congiunzioni astrali favorevoli.

Guarda caso sono, sempre quelli della Lega a sputare veleno (e bile…) su di lei. Se non è l’ineffabile onorevole Patelli (o qualche bimbominkia a caso), è il suo mentore politico (?), ex sindaco di Occhieppo Superiore, ex presidente dei cacciatori e, sicuramente, ex qualcos’altro. Tant’è. Meglio lasciare la parola al comunicato stampa del M5S Biella…

Erano passate quasi cinquantasei ore dalle 20.13 di quell’11 aprile 1970 e l’equipaggio di Apollo13 si trovava a oltre trecentomila chilometri dalla terra. Le comunicazioni vengono interrotte e ventisei secondi dopo, Swigert, il pilota, dice in maniera chiara ed inequivocabile: “Ok Houston, abbiamo un problema qui” Questa la dura cronaca e questi sono fatti incontrovertibili a cui tutto il mondo ha assistito in diretta televisiva e dovrebbe essere sempre buona norma attenersi ad essi. Per questo ci viene difficile comprendere come il signor Guido Dellarovere continui sistematicamente a oltraggiare il suo bersaglio preferito, la Dottoressa Lucia Azzolina, senza tenere alcun conto dei fatti.

Ci siamo chiesti se lo faccia per questioni di visioni politiche differenti e, marzullianamente, ci siamo risposti che: in politica sono lecite le contestazioni, ma attaccare una donna per il suo aspetto fisico non è politica, ma maleducazione e sessismo. Tra l’altro facciamo fatica a capire come, una persona del calibro del signor Dellarovere, paladino di giustizia e giustezza, non si sia reso conto che pubblicare su Facebook un post sessista come quello di qualche giorno fa possa inevitabilmente esporre una donna, sì una donna prima che un avversario politico o un ministro, a frasi piene di odio da parte della frangia più becera che frequenta la sua bacheca. Ma i latini dicevano: transeat. Tutti possiamo commettere un errore e di sicuro uno con la retro cultura del signor Dallarovere è più esposto di altri a commettere simili bassezze nei confronti di una donna.

Ma succede anche che con il passare dei giorni, e qui arriviamo a giorno 11 giugno, sempre il signor Dellarovere si prende la briga di fare su Facebook un post ampiamente condiviso e diffuso in cui traccia il Curriculum Vitae del Ministro con una sapiente raccolta di disonorevoli falsità.

Tralasciamo le accuse di Arcangeli che dovranno essere, anche quelle, dimostrate dinanzi ai Giudici, lei afferma e diffonde che: Grazie ad un RICORSO entra in GAE e grazie a ciò viene assunta. Diamo per scontato che lei sappia cosa siano le GAE (vogliamo essere ottimisti!) può dirci quale ricorso abbia vinto? Perché a noi risulta che nelle GAE è entrata con regolare domanda dopo aver conseguito l’abilitazione SISS. Quindi si tratta di una falsità oggettivamente diretta a screditare, senza fondamento alcuno, i meriti della dottoressa Azzolina.

Lei dice anche che a febbraio, sarebbero stati aumentati i posti dell’ultimo concorso a DS per includere anche lei. Un’altra lampante falsità con un evidente fine denigratorio! Lucia Azzolina è rientrata da subito nell’elenco dei vincitori (posizione 2542 su 2900). A febbraio, a causa dei pensionamenti di quota 100 (voluti da?), si è deciso di scorrere la graduatoria sino al posto 3490.

Stia tranquillo sappiamo anche che non è solo in quest’azione diffamatoria ci siamo accorti anche che uno pseudo giornalista biellese, pensando di essere più furbo di lei, non ha pubblicato queste falsità su Facebook ma le ha fatte circolare con reiterati messaggi commettendo lo stesso il fatale errore!!!

Quale errore? Dirà lei. E noi siamo qui per spiegarglielo, perché è giusto ricordarle che: “la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca Facebook integra un’ipotesi di diffamazione aggravata”, ma allo stesso tempo ci siamo chiesti: chi siamo noi per giudicare? A giudicare ci pensano i giudici ed è giusto che lei lo sappia: quell’11 giugno, da gran cacciatore come dice di essere, è uscito per cacciare uccelli e invece ha beccato granchi.

“Houston, abbiamo un problema” e quel problema caro signor Dellarovere, adesso è suo.

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