Vigliano. Venerdì 31 gennaio andrà in scena la prima nazionale di “Evoluzione. Riflessioni postume di un Australopiteco”

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Venerdì 31 gennaio, alle ore 21.00, andrà in scena al teatro Erios la prima nazionale di “Evoluzione. Riflessioni postume di un Australopiteco.”
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è promosso dal Consorzio Cosrab, con il Comune di Vigliano Biellese ed Achab Group e rientra nel piano di comunicazione ambientale, sostenuto dalla Regione Piemonte, che ha compreso la realizzazione dell’ecocalendario 2020.

Si tratta di un’occasione importante per parlare d’ambiente e del rapporto tra uomo e natura con uno spettacolo che coniuga arte e divulgazione scientifica. “Evoluzione. Riflessioni postume di un Australopiteco” è un monologo teatrale in cui l’attore interpreta la parte di un Australopiteco, un genere dell’ordine dei Primati vissuto da 8 a 3 milioni di anni fa che ha sviluppato il bipedismo e il pollice opponibile con la presa di precisione,realizzando le condizioni strutturali per lo sviluppo del nostro genere fino alla specie Homo Sapiens.

Sta alle nostre origini ma si è estinto, vivendo in prima persona l’evoluzione come un processo che comprende anche la fine di una specie, a ricordarci che non siamo eterni e che la “vita” è condizionata dall’ambiente, del cui degrado e cambiamento noi siamo fortemente responsabili.
Il monologo è un viaggio raccontato in prima persona nella storia, re-interpretata da un punto di vista differente dal nostro e che stimola riflessioni e consapevolezza: l’Australopiteco riflette sulle sorti dell’umanità con un accento critico, a volte ironico, esponendo eventi scientificamente certi e valutazioni strettamente personali, fino a far emergere le contraddizioni e le criticità della nostra specie, ed in particolare del nostro rapporto con la natura e l’ambiente.
Lo stile narrativo coniuga il taglio divulgativo e quello teatrale, grazie all’interpretazione dell’attore-divulgatore, che racconta esperienze personali, punti di vista, valutazioni insieme a fatti scientifici ambientali, climatici, geologici, evolutivi e storici.
Nel monologo il concetto di evoluzione come storia positiva che si sviluppa fino all’Uomo, arbitrariamente postosi al centro della scena evolutiva, viene via via superato per far emergere l’assoluta precarietà della condizione umana e la fragilità del nostro presunto dominio sulla natura.

c.s.

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